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Gli eventi del Natale a Sassari

Dal 6 al 31 dicembre 2024 la meraviglia del Natale prende vita a Sassari. Il programma “Sassari Natale insieme” prevede eventi giornalieri per un mese intero di iniziative che accompagneranno i cittadini e i visitatori durante queste festività natalizie, fino alla grande festa di Capodanno con Gianna Nannini.

Scopri tutti gli eventi e le iniziative sul nuovo sito natalesassari.it

Il progetto nel suo complesso è stato reso possibile grazie alla collaborazione di oltre 70 partner istituzionali, associazioni culturali e attività produttive che operano sul territorio. Sono oltre 130 le iniziative del calendario “Sassari Natale insieme” predisposto dal Comune di Sassari sulla base delle proposte progettuali per eventi e allestimenti a tema natalizio presentate in risposta alla manifestazione di interesse pubblicata a ottobre. Le più importanti piazze cittadine ospiteranno i mercatini con prodotti dell'artigianato e dell'eno-gastronomia e non mancherà Babbo Natale pronto ad accogliere le letterine dei bambini nella sua casetta. Uno specifico accordo con la Camera di Commercio di Sassari permetterà di integrare il calendario delle attività con una serie di iniziative che arricchiscono il programma.

Il cartellone natalizio è finanziato dal Comune di Sassari, con fondi propri, e dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna che ha concesso un contributo di 200mila euro all’amministrazione comunale.

 

 

 

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Un'estate di eventi con Sassari Estate 2023

Sono varie e interessanti le iniziative inserite nel programma degli eventi, messo a punto dal Comune di Sassari, che accompagneranno la città per il periodo estivo a partire da fine giugno. Un cartellone, realizzato con la collaborazione di numerosi operatori culturali, che prevede teatro, musica, cinema, reading letterari e molto altro.

«Per l’estate 2023 l’Amministrazione ha pensato di allestire uno spazio nella suggestiva piazza Santa Caterina nella quale si svolgeranno gli spettacoli programmati e le proiezioni cinematografiche - commenta l’assessora alla Cultura Laura Useri - cinema, musica, libri e spettacoli che Sassari apprezzerà in una cornice storica e raccolta». Numerose iniziative avranno inoltre sede nella spettacolare terrazza del Padiglione Tavolara dove si svolgeranno presentazioni di libri, laboratori e spettacoli vari. Inoltre, sono presenti nel programma eventi che avranno luogo in altri spazi, nei diversi quartieri della città, proposti dagli operatori culturali.

Dal 30 giugno al 3 settembre il villaggio minerario dell’Argentiera sarà il palcoscenico dell’iniziativa "Marea Argentiera": Laboratori, mostre, cinema, teatro, musica, danza, tour ed esperienze promosso da LandWorks, Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna Teatro e Comune di Sassari. Il programma completo sarà disponibile sul sito internet www.mar-argentiera.org.

Il programma e le brochure sono pubblicate online, nei siti del Comune agli indirizzi www.comune.sassari.it e www.turismosassari.it e nei canali social istituzionali.

Per Sassari Estate 2023 è stata studiata una nuova idea grafica in continuità con quella dell’anno precedente, particolarmente apprezzata e ripresa in tutto il materiale diffuso dagli operatori culturali, per rafforzare il concetto di una programmazione unitaria, in un unico cartellone.

Anche quest’anno fondamentali per la riuscita del progetto sono stati i finanziamenti della Fondazione di Sardegna, che ha offerto il proprio supporto al fine di consentire una programmazione estiva di qualità.

La campagna di comunicazione prevede la distribuzione di manifesti in città, la realizzazione di uno spot promozionale che verrà diffuso nelle principali emittenti radiofoniche e televisive locali e regionali e una campagna di sponsorizzazione su Facebook e Instagram. Negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive di Sassari e delle località limitrofe saranno distribuite le cartoline promozionali con il codice QR dal quale poter scaricare il programma completo degli eventi.

 

 Scaricate il programma completo degli eventi

(aggiornato al 30 agosto 2023)

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Tre mesi di eventi con Sassari Estate 2022

Sono centoventi le iniziative inserite nel programma degli eventi, messo a punto dal Comune di Sassari, che accompagneranno la città dal 21 giugno fino a metà settembre, Un programma adatto a tutti che prevede eventi di diverso genere: dal teatro alla danza, dalla musica ai reading letterari. E ancora: spettacoli per bambini, laboratori, rassegne letterarie e cinematografiche.

La tradizionale Discesa dei Candelieri si terrà come di consueto il 14 agosto, preceduta dalla Discesa dei Piccoli Candelieri il 4 agosto e quella dei Medi Candelieri il 10. Quest’anno, in via eccezionale la Cavalcata Sarda farà parte del cartellone di Sassari Estate: la sfilata dei costumi tradizionali che ogni anno richiama in città migliaia di turisti da tutto il mondo si terrà il 4 settembre. Sono in via di definizione gli ultimi dettagli organizzativi e a breve verrà divulgato il programma con una conferenza stampa dedicata.

Anche quest’anno fondamentali per la riuscita del progetto sono stati i finanziamenti della Fondazione di Sardegna, che ha offerto il proprio supporto al fine di consentire una programmazione estiva variegata e di qualità.

Il programma è stato realizzato con la collaborazione dei sessanta operatori culturali che hanno partecipato alla manifestazione di interesse per la presentazione di proposte culturali.                             

Gran parte delle iniziative quotidiane si svolgeranno negli spazi concessi gratuitamente dall’Amministrazione comunale: l'istituto comprensivo "Farina - San Giuseppe" (ex scuola media n.2) e in piazza Monica Moretti. Tornano gli eventi nel cortile di Palazzo Ducale: reading, proiezioni, concerti e rassegne culturali saranno l’occasione per valorizzare e riscoprire uno degli edifici di maggior pregio della città, oggi sede dell’Amministrazione comunale.

Dal 21 giugno al 21 settembre il villaggio minerario dell’Argentiera sarà il palcoscenico dell’iniziativa "Marea Argentiera": Laboratori, mostre, cinema, teatro, musica, danza, tour ed esperienze promosso da LandWorks, Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna Teatro e Comune di Sassari. Il programma completo sarà disponibile sul sito internet www.mar-argentiera.org.

Inoltre, sono presenti nel programma eventi che avranno luogo in altri spazi, nei diversi quartieri della città, proposti dagli operatori culturali.

Per Sassari Estate 2022 è stata studiata una nuova idea grafica in continuità con quella dell’anno precedente, particolarmente apprezzata e ripresa in tutto il materiale diffuso dagli operatori culturali, per rafforzare il concetto di una programmazione unitaria, in un unico cartellone.

La campagna di comunicazione prevede la capillare distribuzione dei manifesti in città e nelle principali località turistiche limitrofe. I depliant del programma saranno distribuiti negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive di Sassari e delle località limitrofe.

È stata prevista la realizzazione di un video promozionale/spot e di una campagna di sponsorizzazione su Facebook e Instagram. Inoltre, per coinvolgere il pubblico, sarà promosso un contest su Instagram che premierà le immagini più belle che ritraggono gli eventi, ma anche il patrimonio artistico e naturalistico di Sassari e del suo territorio.

 

Scaricate il calendario degli eventi di Sassari Estate

 

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Sassari Estate 2021: musica, cinema, teatro, danza e tanto altro

Sassari è pronta a ripartire con un variegato cartellone di iniziative culturali che animeranno la città dal 24 giugno fino a metà settembre


Un programma ricco, che spazia dalla musica al teatro, dalla danza alle iniziative per i più piccoli, dai reading letterari al  cinema.  Eventi che si svolgeranno quotidianamente in aree ritenute adatte e sicure:piazza Monica Moretti, l’Anfiteatro del Polo Tecnico “Devilla”, il cortile dell'istituto comprensivo "S. Farina - San Giuseppe" (ex scuola media n.2), il parco “Maria Carta” in via Venezia, oltre ad altri spazi concessi per specifici eventi.
Un programma che nasce dalla consapevolezza che la cultura, in tutte le sue forme ed espressioni, è strumento di sviluppo, di crescita economica e sociale, con attività che rispondono al fabbisogno culturale della comunità e nel contempo contribuiscono a rendere il territorio  sempre più vivibile per cittadini e visitatori. Il cartellone è stato realizzato grazie al sostegno economico della Fondazione di Sardegna e grazie alla collaborazione e all'impegno da parte delle associazioni culturali.
Comunicato stampa

Tutti gli appuntamenti culturali dell'estate saranno riportati nel calendario degli eventi del sito, dove potete trovare il dettaglio di tutte le iniziative patrocinate dal Comune di Sassari.         

Scaricate il calendario degli eventi nei luoghi di Sassari Estate

        

     
                           

 

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Itinerario delle piazze storiche della città

Un cielo plumbeo avvolge la città di Sassari questa mattina, non c’è quasi nessuno in strada, eppure si sente il rumore d'una carrozza in lontananza e lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli. Actos, il nostro amico, ci attende appena fuori le antiche mura, dove un tempo sorgeva la Porta del Castello. Sulla testa preme l’elegante cappello grigio che lo ripara, in una mano stringe un bastone da passeggio e sottobraccio porta un giornale fresco di stampa: La Stella di Sardegna.
Siamo nel 1877, in un’epoca di grandi cambiamenti.

“Fin dai tempi antichi il luogo pubblico per antonomasia è, come potete immaginare, la piazza. Questo spazio aperto è il centro della città e ha funzione di incontro, termine che dal latino popolare può essere tradotto in <<trovarsi di fronte a>>. Perdonate la deformazione professionale ma era mio dovere informarvi! Eccoci qui finalmente, fuori dalla cinta muraria di Sassari, pronti ad iniziare il nostro itinerario per le famose piazze della città: voi di fronte a me, per l’appunto, Actos per gli amici.”

Actos ci fa cenno di seguirlo: “Vedete amici, questa è la nuova Piazza d’Italia, un nome che rende omaggio all’unione del nostro Paese; diventerà certamente il nuovo centro cittadino, vi illustro al ragione.”

Ci indica un magnifico palazzo neogotico, che svetta verso il cielo e ricorda le forme e i colori accesi dei palazzi veneziani: “Questa sarà la residenza dell’Onorevole Giuseppe Apostoli, barone e membro del Parlamento. Pare che voglia inaugurare il completamento con un ballo!”  Col bastone da passeggio indica invece l’edificio neoclassico dalla parte opposta della piazza: “Palazzo Sciuti invece sarà l’ufficio e la dimora del Prefetto e pensate che ospita ben più di duecento sale al suo interno e terrà servizi quali Poste e Telegrafi.”

Indicando il tetto aggiunge: “Vedete lassù? Lì verrà posto un orologio che sarà visibile in tutta la piazza e sarà ornato dallo stemma cittadino.”

“Proseguiamo il nostro itinerario.” Actos si dirige verso gli eleganti Portici Borgone e Crispo “Ricordate che confusione per la costruzione di questi porticati? La moda torinese è durata poco nel nostro Comune, troppo costosa. Ad ogni modo, siamo quasi arrivati.”

Actos si ferma all’inizio di quella che viene chiamata Piazza Castello, in lontananza macerie sparse ovunque mettono in evidenza un importante cambiamento. 

“Vi starete chiedendo perché si chiama in questo modo, ebbene sì, solo qualche mese fa qui c’era una fortezza, il castello aragonese che ha rappresentato per anni, ma che dico, per secoli una minaccia per i sassaresi.” Prosegue al centro della piazza e si siede su una pietra rettangolare. “Come potete vedere è stato parzialmente demolito. Con il passare dei secoli venne rafforzato in un barbacane, con sotterranei e bocche di fuoco rivolte verso il centro abitato. Proprio qui si trovava l’unica sede dell’Inquisizione in Sardegna, dove furono rinchiusi prigionieri ed eseguite condanne capitali. Successivamente invece, in epoca sabauda divenne caserma del Regio Esercito italiano. La sua facciata era in pietra viva, come questa”. Actos guarda al lato destro della piazza, si toglie l’elegante cappello e grattandosi la testa si mette a pensare. 

“Sono convinto che qui, invece, stanno costruendo una nuova caserma… ma questo lo scopriremo presto, credetemi, uscirà in prima pagina su La Stella! Ora proseguiamo con il nostro itinerario, ci aspetta un’altra piazza non lontano da qui”. Sale su una carrozza e si sporge per indicare la strada da percorrere.

“Questi decenni stanno vedendo una ristrutturazione del nostro centro, sembra quasi un altro posto.” Dice Actos. Mentre la carrozza prosegue lungo Largo Azuni, il nostro amico fa cenno di mano a un uomo che si affaccia da una tipografia sulla destra; deve trattarsi del signor Dessì.

Piazza Azuni, ecco un altro esempio della modernità della città, dedicata al nostro esimio giurista.” Actos fa cenno al cocchiere di sostare un attimo e si liscia i baffi prima di ricominciare a parlare: “Sapete, fino a vent’anni fa qui avreste visto una lunga scalinata portare alla Chiesa di Santa Caterina e lì, dall’altro lato di una piazza decisamente più piccola di questa, il Palazzo del Governatore, con la sua grande carrozzeria.” Actos si guarda attorno e respira a pieni polmoni “Ora invece abbiamo più spazio e luce, degli edifici moderni,  e la chiesa rimane solo in qualche carteggio e in un mio acquerello; l’avete visto? No? Dopo ve lo mostrerò allora”

Al suo cenno, il cocchiere incitò il cavallo a proseguire la strada. Ormai per le strade si affollavano le persone che andavano e venivano dai mercati, che si recavano negli uffici o passeggiavano per la città. 

“Eccoci in Piazza Tola, il mercato oggi è ben fornito, vendono anche dell’ottimo cuoio e si sente un buon profumino di cacio sardo, dopo ci farò un pensierino, ma ora torniamo a noi. Dove eravamo rimasti? Ah sì, questa piazza accoglie una storia di tutto rispetto. Solo due anni fa ha preso il nome di uno dei più conosciuti politici di Sassari: Pasquale Tola fu anche un magistrato e storico, diventato addirittura membro del Parlamento sardo e poi di quello nazionale. Suo fratello Efisio fu un martire di Risorgimento e nacque proprio qui di fronte…” Actos si fa spazio fra la gente e osserva un imponente palazzo dalla facciata goticheggiante, poi si sposta al centro della piazza e mormora qualcosa: “Grande uomo, questa piazza un giorno verrà dedicata anche a te, me lo auguro!” 

Il nostro viaggio per le piazze storiche di Sassari è volto al termine, Actos imbocca la strada verso il Cafè più vicino con un pacchettino di formaggio nella tasca del suo cappotto nero. 

“Vi ringrazio per la vostra attenzione e se volete ancora conoscere la mia bella città sapete dove trovarmi. Parlare per tutto questo tempo mi ha messo una certa sete, è il momento di un buon caffè!”

Piazza d’Italia
Piazza Castello
Piazza Azuni
Piazza Tola

Animali nascosti e dove trovarli... a Sassari

I monumenti e i palazzi storici di Sassari spesso nascondono dei dettagli particolari: vi portiamo in giro per la città con un itinerario nel quale cavalli, leoni e draghi vi faranno compagnia!
 
Iniziamo da piazza d'Italia e in particolare dal monumento dedicato al sovrano Vittorio Emanuele II. Il gruppo statuario è costituito, sul fronte principale, da un nudo eroico seduto su un leone, simbolo di forza e fierezza, che regge l’insegna ed un fascio littorio. Sul lato opposto del basamento un’aquila ghermisce con i suoi artigli un trofeo d’armi ed un cappello da bersagliere.
 
Sulla piazza si affaccia il Palazzo della Provincia, al cui interno, nello scalone monumentale, è possibile ammirare l'opera in grande formato (m.3,50 x 5,50) dal titolo "Prometeo dona il fuoco agli uomini", dipinta nel 1954 con la tecnica della pittura a frescotela  su intonaco dall’Artista Aligi Sassu. Il tema dell’opera esposta raffigura il mito del Titano Prometeo che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, scatenando così l’ira di Zeus. Nel quadro compaiono centralmente la figura Titanica di Prometeo con la fiaccola, sulla sinistra un gruppo di figure femminili e maschili, mentre sul lato opposto un cavallo di color rosso fiammeggiante viene ghermito da una fiera a voler simboleggiare le lotta delle forze primordiali della natura.
 
Proseguiamo superando piazza Castello e piazza Azuni per addentrarci nel cuore del centro storico, lungo il corso Vittorio Emanuele II, l’antica Ruga de Cotinas. Il portale in marmo del Palazzo di Città è sormontato dalla iscrizione dedicatoria e dallo stemma della Città di Sassari, fiancheggiato da due cavalli, che al centro, nello scudo, mostra le due torri e le due croci. Lo stemma fu concesso alla Città di Sassari con  Regio Diploma del 15 gennaio del 1767. Il Palazzo di Città fu edificato nella seconda metà del XIII secolo e ricostruito in forme neoclassiche entro il 1830.

Non lontano, passando per la suggestiva piazza Santa Caterina e incontrando nel percorso il Palazzo Ducale, sede del Comune di Sassari, raggiungiamo la Cattedrale di San Nicola. Durante il periodo delle pestilenze, che dal 1652 al 1657 decimarono di quattro quinti la popolazione cittadina, vennero posizionati ai lati della scalinata che conduce all’area sopraelevata del presbiterio due leoni marmorei che sorreggono due scudi. Negli scudi compare l’iscrizione che ricorda la committenza del Capitolo Turritano e la conclusione dei lavori comprendenti la balaustra nel 1656. Nei contrafforti esterni della navata sono invece visibili i doccioni in forme di animali mostruosi, tra i quali uno in sembianze di drago che un tempo era posizionato nel contrafforte della cupola. Essi rappresentano il repertorio più tipico delle cattedrali gotiche europee, il cui stile perdurò nell’isola ben oltre il periodo in cui si sviluppò.
 
Non distante troviamo la chiesa di Santa Maria di Betlem, luogo di culto indissolubilmente legato alla manifestazione più sentita dai sassaresi, la Discesa dei Candelieri. Si data al 1738 il pulpito ligneo che Antonio Juan Contena realizzò per i Frati Francescani di Santa Maria di Betlem. Di sua mano è il pulpito che spicca rispetto ad altri modelli di primo settecento per la ricchezza di ornamenti, per la sontuosità e l’articolazione dei rilievi. Il basamento è composto da tre angeli-polena che sorreggono il cassone decorato agli angoli da putti dei quali quattro sovrastanti i simboli degli Evangelisti (Bue, Leone, Aquila ed un Angelo alato). Nel pannello centrale è stato scolpito un bassorilievo che raffigura la scena di Sant’Antonio che predica ai pesci, mentre un’altra statua del Santo in gloria d’Angeli sormonta la ricca cornice del paravoce, che riprende quella mistilinea del cassone.
 
Lasciamo ora momentaneamente il centro storico e, attraversando la parte Ottocentesca della città, raggiungiamo l'Ex Mattatoio Comunale, il cui ingresso si trova in via Maurizio Zanfarino. Alla fine dell’Ottocento venne progettato e costruito il complesso del Mattatoio comunale che si estende su una superficie di 7000 metri quadrati dei quali 3000 coperti. Il portale centrale di accesso alla struttura si caratterizza per la decorazione delle due paraste laterali  con due cornici a losanghe che includono due protomi di muflone. Sopra l’arco dotato di lunetta in ferro si trova il fregio dell’architrave sul quale campeggia la scritta mattatoio e la statua di un bue sdraiato.

Il nostro itinerario si conclude nel luogo simbolo della città, la Fontana di Rosello. La medievale fonte di Gurusele o Gurusello si presentava con un edificio dalle forme assai semplici ancora nel corso del Cinquecento, quando l’acqua sgorgava da bocche bronzee in forma di teste di leone. Entro il 1606 Giunsero dalla Liguria i marmi “bianchi et misci” con i quali venne rivestita e le statue con figure femminile e soggetti marini tipici (in particolare i delfini situati in corrispondenza delle statue raffiguranti le "quattro stagioni") del repertorio figurativo cinquecentesco legato all’acqua. Le teste leonine bronzee vennero sostituite con altrettante marmoree e sopra il serbatoio della vasca della fontana venne creato un graticcio metallico che sorreggeva in maniera illusionistica una statua raffigurante il Martire Turritano San Gavino sulla groppa di un cavallo rampante. La Fontana subì danni importanti durante i moti antifeudali alla fine del ‘700. Si provvide così ad un restauro con la sostituzione delle statue che dal 1828 raffigurano le quattro stagioni e con la costruzione della crociera che oggi sorregge una nuova statua di San Gavino, che sostituisce quella scomparsa durante gli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale.

Nelle schede di approfondimento troverete altre interessanti informazioni sui questi luoghi.

Sassari Estate 2020: musica, cinema, teatro e tanto altro

Sassari è pronta a ripartire con un variegato cartellone di iniziative culturali che animeranno la città da metà luglio fino a metà settembre


Un programma ricco, che spazia dalla musica al teatro, dalla danza alle iniziative per i più piccoli, dai reading letterari al  cinema.  Eventi che si svolgeranno quotidianamente in aree ritenute adatte e sicure: piazza Monica Moretti, il cortile dell'istituto comprensivo  "S. Farina - San Giuseppe"  (ex scuola media n. 2), l'area privata vicino al piazzale Antonio Segni, il parco in via Venezia e quello di Li Punti, oltre ad altri spazi  concessi per specifici eventi.
Un programma che nasce dalla consapevolezza che la cultura, in tutte le sue forme ed espressioni, è strumento di sviluppo, di crescita economica e sociale, con attività che rispondono al fabbisogno culturale della comunità e nel contempo contribuiscono a rendere il territorio  sempre più vivibile per cittadini e visitatori. Il cartellone è stato realizzato grazie al sostegno economico della Fondazione di Sardegna e grazie alla collaborazione e all'impegno da parte delle associazioni culturali.

Tutti gli appuntamenti culturali dell'estate sono riportati nel DEPLIANT e nel calendario degli eventi del sito, dove potete trovare il dettaglio di tutte le iniziative patrocinate dal Comune di Sassari.                                                         

 

 

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Animali nascosti e dove trovarli... a Sassari

I monumenti e i palazzi storici di Sassari spesso nascondono dei dettagli particolari: vi portiamo in giro per la città con un itinerario nel quale cavalli, leoni e draghi vi faranno compagnia!
 
Iniziamo da piazza d'Italia e in particolare dal monumento dedicato al sovrano Vittorio Emanuele II. Il gruppo statuario è costituito, sul fronte principale, da un nudo eroico seduto su un leone, simbolo di forza e fierezza, che regge l’insegna ed un fascio littorio. Sul lato opposto del basamento un’aquila ghermisce con i suoi artigli un trofeo d’armi ed un cappello da bersagliere.
 
Sulla piazza si affaccia il Palazzo della Provincia, al cui interno, nello scalone monumentale, è possibile ammirare l'opera in grande formato (m.3,50 x 5,50) dal titolo "Prometeo dona il fuoco agli uomini", dipinta nel 1954 con la tecnica della pittura a frescotela  su intonaco dall’Artista Aligi Sassu. Il tema dell’opera esposta raffigura il mito del Titano Prometeo che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, scatenando così l’ira di Zeus. Nel quadro compaiono centralmente la figura Titanica di Prometeo con la fiaccola, sulla sinistra un gruppo di figure femminili e maschili, mentre sul lato opposto un cavallo di color rosso fiammeggiante viene ghermito da una fiera a voler simboleggiare le lotta delle forze primordiali della natura.
 
Proseguiamo superando piazza Castello e piazza Azuni per addentrarci nel cuore del centro storico, lungo il corso Vittorio Emanuele II, l’antica Ruga de Cotinas. Il portale in marmo del Palazzo di Città è sormontato dalla iscrizione dedicatoria e dallo stemma della Città di Sassari, fiancheggiato da due cavalli, che al centro, nello scudo, mostra le due torri e le due croci. Lo stemma fu concesso alla Città di Sassari con  Regio Diploma del 15 gennaio del 1767. Il Palazzo di Città fu edificato nella seconda metà del XIII secolo e ricostruito in forme neoclassiche entro il 1830.

Non lontano, passando per la suggestiva piazza Santa Caterina e incontrando nel percorso il Palazzo Ducale, sede del Comune di Sassari, raggiungiamo la Cattedrale di San Nicola. Durante il periodo delle pestilenze, che dal 1652 al 1657 decimarono di quattro quinti la popolazione cittadina, vennero posizionati ai lati della scalinata che conduce all’area sopraelevata del presbiterio due leoni marmorei che sorreggono due scudi. Negli scudi compare l’iscrizione che ricorda la committenza del Capitolo Turritano e la conclusione dei lavori comprendenti la balaustra nel 1656. Nei contrafforti esterni della navata sono invece visibili i doccioni in forme di animali mostruosi, tra i quali uno in sembianze di drago che un tempo era posizionato nel contrafforte della cupola. Essi rappresentano il repertorio più tipico delle cattedrali gotiche europee, il cui stile perdurò nell’isola ben oltre il periodo in cui si sviluppò.
 
Non distante troviamo la chiesa di Santa Maria di Betlem, luogo di culto indissolubilmente legato alla manifestazione più sentita dai sassaresi, la Discesa dei Candelieri. Si data al 1738 il pulpito ligneo che Antonio Juan Contena realizzò per i Frati Francescani di Santa Maria di Betlem. Di sua mano è il pulpito che spicca rispetto ad altri modelli di primo settecento per la ricchezza di ornamenti, per la sontuosità e l’articolazione dei rilievi. Il basamento è composto da tre angeli-polena che sorreggono il cassone decorato agli angoli da putti dei quali quattro sovrastanti i simboli degli Evangelisti (Bue, Leone, Aquila ed un Angelo alato). Nel pannello centrale è stato scolpito un bassorilievo che raffigura la scena di Sant’Antonio che predica ai pesci, mentre un’altra statua del Santo in gloria d’Angeli sormonta la ricca cornice del paravoce, che riprende quella mistilinea del cassone.
 
Lasciamo ora momentaneamente il centro storico e, attraversando la parte Ottocentesca della città, raggiungiamo l'Ex Mattatoio Comunale, il cui ingresso si trova in via Maurizio Zanfarino. Alla fine dell’Ottocento venne progettato e costruito il complesso del Mattatoio comunale che si estende su una superficie di 7000 metri quadrati dei quali 3000 coperti. Il portale centrale di accesso alla struttura si caratterizza per la decorazione delle due paraste laterali  con due cornici a losanghe che includono due protomi di muflone. Sopra l’arco dotato di lunetta in ferro si trova il fregio dell’architrave sul quale campeggia la scritta mattatoio e la statua di un bue sdraiato.

Il nostro itinerario si conclude nel luogo simbolo della città, la Fontana di Rosello. La medievale fonte di Gurusele o Gurusello si presentava con un edificio dalle forme assai semplici ancora nel corso del Cinquecento, quando l’acqua sgorgava da bocche bronzee in forma di teste di leone. Entro il 1606 Giunsero dalla Liguria i marmi “bianchi et misci” con i quali venne rivestita e le statue con figure femminile e soggetti marini tipici (in particolare i delfini situati in corrispondenza delle statue raffiguranti le "quattro stagioni") del repertorio figurativo cinquecentesco legato all’acqua. Le teste leonine bronzee vennero sostituite con altrettante marmoree e sopra il serbatoio della vasca della fontana venne creato un graticcio metallico che sorreggeva in maniera illusionistica una statua raffigurante il Martire Turritano San Gavino sulla groppa di un cavallo rampante. La Fontana subì danni importanti durante i moti antifeudali alla fine del ‘700. Si provvide così ad un restauro con la sostituzione delle statue che dal 1828 raffigurano le quattro stagioni e con la costruzione della crociera che oggi sorregge una nuova statua di San Gavino, che sostituisce quella scomparsa durante gli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale.

Nelle schede di approfondimento troverete altre interessanti informazioni sui questi luoghi.

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